MARGHERITA MOSCARDINI

IN THE LIGHT OF

22 gennaio 2020 – 21 febbraio 2020, Direzione Generale Banca di Bologna
A cura di Barbara Meneghel

Margherita Moscardini,The Decline of the Nation State and the End of the Rights of Man (2018)

La Mostra

Margherita Moscardini (1981) interpreta la sede di piazza Galvani con una singola opera dalla vocazione pubblica: The Decline of the Nation State and the End of the Rights of Man è un’installazione al neon che riporta il titolo del nono capitolo de “Le Origini del Totalitarismo” – testo che Hannah Arendt pubblica nel 1951.

La filosofa tedesca descrive qui l’istituzione degli stati nazione d’Europa attraverso trattati che anziché proteggere giuridicamente le minoranze le condannarono all’apolidia, generando milioni di rifugiati che lo stato nazione, non avendo messo in questione i propri principi fondativi, continua oggi a trattare come eccezioni anziché come fondamento.

Rendere pubbliche queste riflessioni di Arendt significa introdurre il fruitore dentro un’epoca che ha finalmente compreso la necessità di un cambio di paradigma, permettendo alla filosofa – a settant’anni di distanza – di risponderci su questioni di stringente attualità.

Abbiamo riconosciuto le democrazie guadagnate nel secolo scorso come un bene da difendere, ma non siamo stati capaci di rinnovarle. Qualsiasi sia l’entità politica capace di servire, come strumento, le esigenze del nostro tempo, assumerà l’apolide come suo stesso fondamento? La condizione dell’esilio, da eccezione, diventerà il fondamento attorno al quale costruire un altro modo di intendere la cittadinanza che, svincolato dall’appartenenza territoriale, superi finalmente la distinzione tra diritti del cittadino e i diritti inalienabili?

Se un cambio di paradigma ci fosse offerto dalla città, se la città fosse un riferimento pertinente capace di essere portatore di un’altra idea di cittadinanza, sarebbe una città dove non avrebbe più senso disturbare istituti come l’asilo o parole insidiose come accoglienza e ospitalità, perché saremmo tutti quanti protetti giuridicamente come stranieri.

Margherita Moscardini, che considera la citazione del titolo lo statement ‘alla cui luce’ leggere la sua produzione recente, crede sia questa la sfida da cogliere oggi. L’installazione, collocata in uno spazio significativamente visibile dalla strada, è un’edizione di un lavoro presentato per la prima volta nella città di Plovdiv in Bulgaria nel 2018: sarebbe bello immaginare che altri esemplari di questo statement fossero disseminati in altre città, almeno in Europa.

Dopo le mostre di Elia Cantori (2018), e di Matteo Fato (2019) – la prima con una vocazione scultorea e fotografica, la seconda incentrata sulla pittura – si passa quindi a un progetto di natura pubblica e filosofica: una diversificazione dei contenuti che arricchisce ulteriormente la proposta espositiva di Banca di Bologna.

L’Artista

Margherita Moscardini (1981) indaga le relazioni tra processi di trasformazione di ordine naturale, urbano e sociale appartenenti a specifiche geografie. La sua pratica privilegia il processo e progetti a lungo termine che generano interventi in larga scala, disegni, scritti, modelli in scala e video-documenti.

Tra i suoi progetti: Istanbul City Hills_On the Natural History of Dispersion and States of Aggregation (2013), a proposito della trasformazione urbana recente di Istanbul, le demolizioni di interi quartieri e il ricollocamento di comunità locali. Tra il 2012 e il 2018, ha sviluppato 1XUnknown (1942-2018, to Fortress Europe with Love), una serie di 21 video che documentano la linea difensiva Atlantic Wall (1942-1944): 15.000 bunker costruiti dal Terzo Reich lungo la costa atlantica europea con lo scopo di difendere la Fortezza Europa. Dal 2016 lavora al progetto The Fountains of Za’atari, studiando i campi per rifugiati come città a partire dal campo per rifugiati di Za’atari, nato nel 2012 in Giordania in un’area desertica sul confine siriano.

Margherita Moscardini si è laureata alla Accademia di Belle Arti di Bologna, e ha frequentato il CSAV della Fondazione Antonio Ratti di Como con Yona Friedman. È stata research fellow 2015 della Italian Academy for Advanced Studies in America, Columbia University, New York, USA.

Recentemente, ha tenuto lectures e conversazioni al MAXXI, Roma; Columbia University, New York; SVA e ISCP, New York; Triennale di Milano; NABA, Milano.  Negli ultimi anni il suo lavoro è stato mostrato al MAXXI, Roma; MMCA Changdong e SongEun ArtSpace, Seoul, Corea; Collezione Maramotti, Reggio Emilia; Fondazione Pastificio Cerere, Roma; IIC di Istanbul e di Bruxelles; MACRO, Roma; CCA, Plovdiv, Bulgaria; MAMbo, Bologna; Quadriennale e Palazzo delle Esposizioni, Roma.

Opere

Informazioni

A CURA DI
DATE MOSTRA
LUOGO

Barbara Meneghel


22 gennaio – 21 febbraio 2020


Direzione Generale Banca di Bologna

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Barbara Meneghel


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22 gennaio – 21 febbraio 2020


LUOGO

Direzione Generale Banca di Bologna

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