LE REALTÀ ORDINARIE

21 gennaio 2020 – 23 febbraio 2020, Salone Banca di Bologna – Palazzo De’ Toschi
A cura di Davide Ferri

Salvo, Senza titolo, 1982. Olio su scatola in cartone, 30 × 40 × 16 cm

Informazioni

La Mostra

Le realtà ordinarie è una mostra di dipinti, include il lavoro di 12 artisti, ed è pensata per lo spazio del Salone Banca di Bologna di Palazzo de’ Toschi.

Le realtà ordinarie è un’indagine su alcuni aspetti della figurazione del nostro tempo che si svolge a partire da una idea di rappresentazione dell’ordinario in pittura e da una serie di semplici domande: esiste ancora una spinta verso i generi classici? In che modo i pittori possono assecondarla o eventualmente contrastarla? Da cosa deriva la nostra attrazione, apparentemente inesauribile, per soggetti ordinari come nature morte, vasi di fiori, paesaggi, interni domestici…? E perché siamo inclini a considerare la rappresentazione di questi soggetti una zona franca, il luogo di un puro piacere dello sguardo, liberato dal gioco culturale dei rimandi e delle citazioni?

Il progetto prova dunque a tracciare i contorni di un territorio poroso e potenzialmente molto ampio: all’interno vi sono inclusi quadri di genere (o ambigui, frammentari tentativi di aderire al quadro di genere), e dipinti più ibridi, quando non proprio astratti, che partono da piccole epifanie, dall’osservazione di fenomeni e accadimenti minimi e quotidiani.

Le realtà ordinarie è anche una mostra sul tempo, sullo scorrere di un tempo apparentemente uniforme che si dispiega attorno a soggetti e forme riconducibili al reale, che possono essere variati e ripetuti, articolarsi in serie o emergere come elemento eccentrico all’interno della produzione degli artisti invitati.

La mostra rinvia inoltre a una tradizione novecentesca legata al “ritorno all’ordine” – una tendenza che attraversa la pittura italiana dopo la fine della Prima Guerra Mondiale e gli anni più agitati delle Avanguardie – e vuole riflettere sull’ambiguità della parola “ordinario” (etimologicamente: conforme all’ordine), tenendo sullo sfondo la relazione tra lo stato attuale della pittura e i contrasti del momento storico in cui si colloca.

Le realtà ordinarie è infine attraversata, idealmente, da una luce diurna, meridiana, che illumina uniformemente le cose o può trasfigurarle abbagliandole e facendole virare verso l’astrazione, un’astrazione di “colori luce”, che sottende il ricordo di una figura o che può contenere dei richiami all’ordinario per cenni e vaghe presenze.

Artisti

Helene Appel (1976), Riccardo Baruzzi (1976), Luca Bertolo (1968), Andrew Grassie (1966), Clive Hodgson (1953), Maria Morganti (1965), Carol Rhodes (1959 – 2018), Salvo (1947 – 2015), Michele Tocca (1983), Patricia Treib (1979), Phoebe Unwin (1979), Rezi van Lankveld (1973).

Opere

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[:en]Salvo, Arance, 1981, olio su tela, cm 19x24,5, Courtesy Norma Mangione Gallery e Archivio Salvo, Torini, Foto Sebastiano Pellion di Persano[:it]Salvo, Arance, 1981, olio su tela, cm 19x24,5, Courtesy Norma Mangione Gallery e Archivio Salvo, Torini, Foto Sebastiano Pellion di Persano[:]

[:en]Phoebe Unwin, Lens, 2019, acrilico su tela, cm 76x61, Courtesy l'artista e Amanda Wilkinson Gallery, London[:it]Phoebe Unwin, Lens, 2019, acrilico su tela, cm 76x61, Courtesy l'artista e Amanda Wilkinson Gallery, London[:]

[:en]Michele Tocca, In the mud, 2019. Olio su tela, 60x50 cm. Photo Sebastiano Luciano[:it]Michele Tocca, In the mud, 2019. Olio su tela, 60x50 cm. Photo Sebastiano Luciano[:]

[:en]Maria Morganti, Sedimentazione 2018 N. 6 (Dettaglio), 2018, olio su tela, cm 18x16[:it]Maria Morganti, Sedimentazione 2018 N. 6 (Dettaglio), 2018, olio su tela, cm 18x16[:]

[:en]Luca Bertolo, Il fiore di Anna #2, 2019, olio e pastelli su tela, cm 200x250, Courtesy Spazio A, Pistoia[:it]Luca Bertolo, Il fiore di Anna #2, 2019, olio e pastelli su tela, cm 200x250, Courtesy Spazio A, Pistoia[:]

[:en]Helene Appel, Sand and Stones, 2018, acrilico su lino, cm.44x32, Courtesy l'artista e P420[:it]Helene Appel, Sand and Stones, 2018, acrilico su lino, cm.44x32, Courtesy l'artista e P420[:]

[:en]Clive Hodgson, Senza titolo, 2017, acrilico su tela, cm 150x110, Courtesy Arcade, London - Brussels[:it]Clive Hodgson, Senza titolo, 2017, acrilico su tela, cm 150x110, Courtesy Arcade, London - Brussels[:]

[:en]Carol Rhodes, Surface Mine, 2009 - 2011, olio su tavola, cm 50x56.5, Courtesy of the Estate of Carol Rhodes[:it]Carol Rhodes, Surface Mine, 2009 - 2011, olio su tavola, cm 50x56.5, Courtesy of the Estate of Carol Rhodes[:]

Vedute della mostra

Informazioni

A CURA DI
DATE MOSTRA
LUOGO
COLOPHON

Davide Ferri


21 gennaio – 23 febbraio 2020


Salone Banca di Bologna – Palazzo De’ Toschi


Coordinamento e produzione: Barbara Meneghel; Assistente Curatrice: Francesca Bertazzoni; Allestimento: Sì Produzioni; Trasporti:  ARS MOVENDI ES Logistica Firenze;  Progetto grafico: Filippo Nostri; Fotografie: Francesca Bertazzoni e Alessandro Canova; Traduzioni: Johanna Bishop; Mediatori: Elena Borghi, Arianna Mignarelli, Hilda Morgan, Edvina Musaj, Adele Naiaretti, Gemma Nasini.
Si ringraziano: Amanda Wilkinson Gallery, Londra; Andrew Mummery Gallery, Londra; Annet Gelink Gallery, Amsterdam; Arcade Gallery, Londra; Collection Harm and Floor Haak, Amsterdam; Helen Rowe, Londra; Heleen Hulsmann / Hans Jonkers, Amsterdam; Kate MacGarry Gallery, Londra; Massimo Antichi, Modena; Maureen Paley Gallery, Londra; Galleria Norma Mangione e Archivio Salvo, Torino; Paolo Zanasi, Modena; Fabrizio Padovani e Alessandro Pasotti, Galleria P420, Bologna; Galleria SpazioA, Pistoia; The Estate of Carol Rhodes, Glasgow.
Si ringrazia tutto lo staff di Banca di Bologna, e in particolare il suo Direttore Alberto Ferrari, per aver reso possibile il progetto. Si ringrazia inoltre l’Accademia di Belle Arti di Bologna, e in particolare la Professoressa Sergia Avveduti, per l’aiuto nell’organizzare il servizio di mediazione alla mostra.

A CURA DI

Davide Ferri


DATE MOSTRA

21 gennaio – 23 febbraio 2020


LUOGO

Salone Banca di Bologna – Palazzo De’ Toschi


COLOPHON

Coordinamento e produzione: Barbara Meneghel; Assistente Curatrice: Francesca Bertazzoni; Allestimento: Sì Produzioni; Trasporti:  ARS MOVENDI ES Logistica Firenze;  Progetto grafico: Filippo Nostri; Fotografie: Francesca Bertazzoni e Alessandro Canova; Traduzioni: Johanna Bishop; Mediatori: Elena Borghi, Arianna Mignarelli, Hilda Morgan, Edvina Musaj, Adele Naiaretti, Gemma Nasini.
Si ringraziano: Amanda Wilkinson Gallery, Londra; Andrew Mummery Gallery, Londra; Annet Gelink Gallery, Amsterdam; Arcade Gallery, Londra; Collection Harm and Floor Haak, Amsterdam; Helen Rowe, Londra; Heleen Hulsmann / Hans Jonkers, Amsterdam; Kate MacGarry Gallery, Londra; Massimo Antichi, Modena; Maureen Paley Gallery, Londra; Galleria Norma Mangione e Archivio Salvo, Torino; Paolo Zanasi, Modena; Fabrizio Padovani e Alessandro Pasotti, Galleria P420, Bologna; Galleria SpazioA, Pistoia; The Estate of Carol Rhodes, Glasgow.
Si ringrazia tutto lo staff di Banca di Bologna, e in particolare il suo Direttore Alberto Ferrari, per aver reso possibile il progetto. Si ringrazia inoltre l’Accademia di Belle Arti di Bologna, e in particolare la Professoressa Sergia Avveduti, per l’aiuto nell’organizzare il servizio di mediazione alla mostra.

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